di Annalisa Esposito, “Whipart”
Dopo la pubblicazione solo in digitale dei mini-album Orfeo e Lola, Rodolfo Montuoro chiude il cerchio e arriva alla pubblicazione del full-length Nacht
“Nacht” è un album notturno, non solo nei temi ma anche nei paesaggi sonori, tra figure retoriche e simbolismi legati alla notte. I testi sono folgorati da visioni, dialoghi, profezie, invocazioni, che a volte sembrano avvinghiarsi a citazioni letterarie (come ad esempio “Per incantamento”, che riprende fedelmente un celeberrimo sonetto di Dante) o cinematografiche, proprio come afferma lo stesso Montuoro in una sua definizione della notte: “ è il luogo dove tutto è possibile, dove i desideri e le coincidenze possono segnare profondamente e per sempre le esistenze e i destini, nel bene o nel male, come nei film di Scorsese, di Landis o di Kubrick”.
Affiancano Rodolfo Montuoro (musiche, testi e voce) in questo ardito progetto musicale: Naomi Berrill (cello, viola), Silvia Fontani (doudouk), Francesco Gabbanini (basso), Alessandro Gondola (sax in “La svolta”), Massimo Giuntini (cornamusa e whistles), Ilaria Lanzoni (violino), Francesco Fry Moneti dei Modena City Ramblers (violino), Carlo Romagnoli (basso), Ezio Salfa (basso in “Undici. Secret Talking”), Gennaro Scarpato (percussioni, drumloops, didijeridoo), Giuseppe Scarpato (chitarre, drumloops synth/piano, ebow, programming), Vincenzo Vasi (theremin). La presenza di svariati e così diversi strumenti permette la fusione di inconsuete contaminazioni, a creare un rock teso, inquieto ed elegante, intinto di sfumature dark.
“Nacht” è un disco non comune, che si allontana con forza dagli schemi melodici e lirici della tradizione musicale italiana e si appropria di influenze che provengono da un panorama sonoro internazionale. Modi e mondi che rispecchiano la personalità artistica di Rodolfo Montoro che, quando non indossa i panni del musicista, è il caporedattore della casa editrice Feltrinelli.
Autore di canzoni poetiche e intense, Montuoro racconta storie avvolte in atmosfere magiche, romantiche, cupe, nostalgiche.
“Nacht” è la notte dei passi falsi e delle verità. Ma resta eterea, si stende sulle debolezze e annuncia il tempo di andare con Orfeo, di seguire i venti, di spegnere le fiamme, di vedere quello che comunemente non vedremmo mai.
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