di Vivien Nevi
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Stavolta, l’esilio del cuore lascia una traccia luminosa in questa notte di epos e mistero, che è poi la notte fatale di Eros e Thanatos. E continua il viaggio perché, come è scritto In La fortuna dell’uomo onesto di Fletcher e Beaumont: “L’uomo è la propria stella; e l’anima che può foggiare un onesto e perfetto uomo comanda ogni luce, ogni influsso, ogni fato; nulla per lui accade o presto o troppo tardi. I nostri atti sono i nostri angeli, buoni o cattivi, le fatali ombre che ci camminano accanto in silenzio”.
Continua il viaggio. Dove ci porterà? …Abbiamo già nostalgia del futuro.
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